Cartiere Villa Lagarina - 900 tonnellate di carta

900 tonnellate di carta

Cosa fare se in cartiera è previsto l'arrivo di una macchina continua che girerà a 1.500 m/min?

Categorie: Cartiere

Cosa fare se in cartiera è previsto l'arrivo di una macchina continua che girerà a 1.500 m/min? Bisogna predisporre una ribobinatrice adeguata, capace di lavorare 2.800 m/min. E, per chiudere il cerchio, è necessario anche un impianto di aspirazione rifili altrettanto potente ed efficiente, in grado di smaltire siano a punte di 5.000 chili all'ora di materiale. Ecco come tutti questi tasselli di un puzzle industriale si sono combinati egregiamente in una ristrutturazione vicina al taglio del nastro

Una macchina continua da 900 tonnellate di carta al giorno. Una ribobinatrice da 2.800 metri al minuto. Un impianto di aspirazione rifili in grado si smaltire punte di 5.000 chilogrammi all’ora di materiale. Sono i numeri che sottolineano quanto stiano fervendo i lavori per la ristrutturazione della cartiera Villa Lagarina di Trento, acquistata nel 2005 dalla Pro-Gest e specializzata nella produzione di carta per ondulatori; Al centro di tutto c’è la nuova macchina continua per il riciclato che sta per entrare in produzione e sarà la macchina più larga e veloce presente in Italia. Ma è interessante vedere anche quali sono le opere e gli impianti di contorno in un progetto di questo genere, che ovviamente devono assecondare la velocità di della nuova continua, alta ben 530 centimetri, che sarà di 1.500 m/min. Gli impianti più interessanti tra quelli già ultimati sono rappresentati dalla ribobinatrice Voith 85ML che accoglierà la produzione della macchina continua, collaudata lo scorso giugno, e l’e ciente impianto di aspirazione ri li progettato e costruito dalla New Aerodinamica di Casazza (BG), azienda che negli anni (è stata fondata tre decenni fa) ha maturato una grande esperienza nel settore cartario, soprattutto su ribobinatrici veloci con standard da 2200/2500 m/min. Ma andiamo con ordine, cominciando dal gruppo Pro- Gest che ha rilevato Villa Lagarina.

 

Il gruppo e la cartiera

Cartiere Villa Lagarina, questo il nome esatto della società, rappresenta l’ultima acquisizione del gruppo Pro-Gest [www. pro-gestspa.it], fondato nel 1973 da Bruno Zago, composto da dodici aziende con oltre 500 dipendenti che coprono l’intero ciclo produttivo dalla carta al packaging. Le società del gruppo sono Ondulato Trevigiano (cartone ondulato), Plurionda (cartone speciale), Unioncart (scatole fustellate), Cartitalia (la prima cartiera di Pro-Gest), Cuboxal (scatole per la pizza), Cartiera di Carbonera (carta per ondulatori), Tolentino e San Giuliano (altre due cartiere), Bergapack (imballaggi in cartone ondulato), Cartiera di Voghera e Cartiere Villa Lagarina.

Per quanto riguarda quest’ultima, si tratta di un’azienda storica, costituita alla ne degli anni ’60 dal gruppo Pesenti e dispone di una super cie di 100.000 m2, di cui circa  40mila coperti. Dispone di tre macchine da tissue e di una macchina per il riciclato, che è quella che è oggi in fase di ultimazione e che va a sostituire una macchina continua ormai esausta. Le macchine per il tissue sono invece di recente collocazione, con l’ultima che è stata installata nel 2002.

Con la nuova continua, capace di sfornare carta da 70 a 120 grammi, Villa Lagarina conta di raggiungere una produzione annua di 300.000 tonnellate. I lavori intrapresi da Bruno Zago nella cartiera – che comprendono anche l’adeguamento dell’impianto di depurazione (per quanto riguarda la produzione di energia elettrica la cartiera è totalmente autonoma) – hanno richiesto un investimento di 80 milioni di euro. L’obiettivo è di arrivare a un fatturato di 100 milioni di euro nel 2009, rispetto ai 55 milioni del 2006.

Al momento di chiudere questo articolo, settembre, dopo lo stop-and-go di agosto, a Villa Lagarina lavoravano oltre 200 persone all’ultimazione del progetto della nuova continua e degli impianti accessori. Il montaggio meccanico ed elettrico della nuova SpeedSizer Voith, Post-Seccheria e dell’Arrotolatore erano ormai alla fase di nissaggio. La preparazione impasti è stata fortemente modificata e contiene, tra i vari macchinari anche tre enormi ltri a disco per l’addensamento delle fibre.

 

La ribobinatrice

Passiamo quindi alla nuova ribobinatrice 85ML di Voith Paper [www.voithpaper.com], già avviata, collaudata e pronta a lavorare  sulla futura produzione della continua.

Per ospitare questa macchina da 2.800 m/min, la cartiera ha ricostruito di sana pianta buona parte del fabbricato. Inoltre per far fronte alle future esigenze produttive, a Villa Lagarina è stato eretto un nuovo capannone per ospitare il prodotto nito. Oltre 5.000 metri quadrati di super cie coperta alti ben 18 metri, che saranno dotati a breve di un magazzino laser ad alto automatismo per dar su ciente sfogo alla produzione.

La ribobinatrice 85ML, tecnologicamente molto avanzata, è stata progettata da Voith in collaborazione con la sede di San Paolo, in Brasile. La nuova macchina, che sostituisce l’attempata ribobinatrice Bruderhaus ormai quarantenne, è in grado di tagliare no a nove formati. Il movimento dei coltelli, l’inserimento e l’incollaggio delle anime, così come l’espulsione dei rotoli niti, sono tutti fatti dalla macchina in completa autonomia. Questo permette agli operatori di dedicarsi alla qualità del taglio e delle ri niture. Una volta scaricate le bobine, queste entrano in un sistema robotizzato di trasporto, fasciatura, pesatura ed etichettatura a colori. Il sistema multifunzionale, progettato Sicma in collaborazione con l’u cio tecnico della cartiera, permette alle bobine di entrare in magazzino con «un’armonia e perfezione alquanto inusuale per una cartiera», come sottolineano a Villa Lagarina.

 

L’impianto di aspirazione rifili

Passiamo quindi all’ultimo anello, o al primo in funzione di come vogliamo considerarlo, della complessa catena di impiantistica che porterà alla nuova capacità produttiva di Villa Lagarina: l’impianto di aspirazione ri li. Come accennato, è stato costruito da New Aerodinamica [www.newaerodinamica. com], una società di Casazza, in provincia di Bergamo, operante da trent’anni nella costruzione di impianti destinati al recupero degli scarti di lavorazione nei più svariati settori. In questi anni si è particolarmente specializzata nel settore del trasporto e recupero pneumatico con impianti a ciclo completo realizzati di volta in volta in base alle speci che esigenze dei committenti, usando tecnologie d’avanguardia che trovano particolare applicazione nell’industria della carta, cartotecnica legatoria, nella produzione di lm plastici e metalli in foglio. «La nostra esperienza», ci spiega Paolo Radaelli di New Aerodinamica, «e le referenze nel settore cartario soprattutto su ribobinatrici veloci sta sempre più aumentando. Eravamo partiti 30 anni fa con velocità di 800 m/min per raggiungere oggi velocità che si possono dire standard di 2200-2500 m/min. L’anno scorso siamo stati contattati da Voith Paper per la realizzazione di un impianto di aspirazione rifili su una loro nuova macchina che sarebbe andata in funzione nella seconda parte del 2008». New Aerodinamica avrebbe quindi dovuto costruire un impianto in grado di garantire l’aspirazione rifili sulla base di queste caratteristiche iniziali: 2.800 metri al minuto di velocità macchina, due rifili con larghezza del rifilo da 20 a 100 millimetri per lato e grammatura da 90 a 150 gr/m2. Il circuito aspirante doveva essere di cinque metri, con due curve, mentre il circuito premente doveva essere di 40 metri, con cinque curve. «Sulla base di questi dati», prosegue Radaelli, «abbiamo formulato la nostra o erta tecnico-commerciale specifica. Dico specifica perché per noi ogni impianto è diverso dagli altri, ogni cliente ha le sue esigenze e le sue problematiche e noi cerchiamo di risolverle al meglio. Infatti non è pensabile di proporre a tutti lo stesso impianto, oggi bisogna dare a ognuno la sua soluzione così da soddisfare appieno le proprie aspettative».

 

L’installazione nel dettaglio

Ma entriamo ora nel dettaglio dell’installazione, così come è stata proposta, approvata, installata. Il primo passo è stato la scelta delle apparecchiature necessarie, tutte originali New Aerodinamica, risultanti dal foglio di calcolo dove sono stati inseriti i dati di progetto. New Aerodinamica ha proposto di installare sotto ogni gruppo di taglio una bocchetta aerodinamica in acciaio inox lucidato e di collegarle a due ventilatori strappatori, una per ri lo, vista la notevole velocità della macchina e di conseguenza un’elevata quantità di materiale da smaltire velocemente (punta massima di circa 5.000 kg/h). Per avere un’aspirazione costante del ri lo all’interno della bocchetta, evitando lo «sbattere dello stesso» a velocità basse e anche la sua rottura prima del taglio, è stato inserito un sistema di regolazione lineare del usso d’aria alla bocchetta in funzione  della velocità della macchina.

La regolazione viene e ettuata in automatico e proporzionalmente. «Questo sistema», spiega Radaelli, «è stato perfezionato e migliorato durante il corso di questi ultimi anni per essere sempre più a dabile e preciso». I rifili aspirati vengono spezzettati dai due ventilatori strappatori posizionati nel sottomacchina e poi trasportati a mezzo di tubazioni in lamiera zincata no a un separatore aerodinamico dimensionato per scaricare senza aria i rifili all’interno del pulper. Il convogliamento dei ri li nel pulper viene e ettuato tramite uno scivolo in acciaio inox completo di rampa di lavaggio. Quest’ultima serve per inserire all’interno della tramoggia la pasta del pulper e utilizzarla come trasporto, visto che tra separatore e pulper ci sono circa sei, sette metri. L’uscita del separatore è stata collegata a un gruppo ltrante completo di testata, corpo e tramoggia di raccolta polveri. Queste vengono aspirate, trasportate all’interno del ltro e si depositano sulle maniche ltranti in tessuto che attraverso scuotimenti pneumatici in contro lavaggio vengono fatta cadere nella tramoggia di raccolta. Sotto questa tramoggia è installata una coclea che con un sistema a tenuta a iride trasporta e compatta leggermente la polvere per poi insaccarla direttamente in robusti sacchi trasparenti. Questi possono essere sostituiti anche con l’impianto in funzione, rispetto ai classici contenitori che non si sa mai quando sono pieni e poi bisogna riversarli in sacchi con dispersione delle polveri. Tutto il sistema viene regolato e tenuto in depressione da un ventilatore centrifugo ad alto rendimento che estrae completamente tutta l’aria dal separatore creando un e etto di caduta dei ri li «come se nevicasse» all’interno dello scarico. Il ltro installato è conforme al D.M. 01/03 7/13943 e tutti i componenti rispettano la Direttiva Macchine vigente. «L’inizio del montaggio del nostro impianto», conclude Radaelli, «è iniziato a fine febbraio 2008 e a metà aprile 2008 abbiamo potuto e ettuare il collaudo in bianco: misurazioni e tarature dei sistemi forniti confrontando i dati di calcolo e ettuati inizialmente. Le prove hanno dato subito esito positivo così la cartiera ha potuto iniziare la produzione di carta. La velocità massima di 2800 m/min è stata raggiunta senza problemi».

 

Un buon risultato

A Villa Lagarina sono decisamente contenti di come stanno andando i lavori. «L’installazione della ribobinatrice», spiega Francesco Zago, glio del fondatore e da poco entrato nell’azienda di famiglia dopo aver concluso gli studi in California, «è una conseguenza della sostituzione della macchina continua, parte integrante del progetto di ristrutturazione della cartiera. In linea di massima non si sono veri cati problemi rilevanti, e comunque l’installazione non ha precluso gli altri lavori in corso, né la produzione della macchina continua». L’impianto, prosegue Zago, funziona a dovere e i bene ci sono notevoli: «Mentre prima potevamo spingerci solo no ai 500 metri al minuto, ora possiamo raggiungere i 1.500 metri al minuto con la macchina continua, grazie a una velocità di ribobinatura di 2.800 metri al minuto. Il risultato n’ora è raggiunto anche se non abbiamo ancora raggiunto la massima velocità produttiva».)

Condividi