30° Anniversario di New Aerodinamica Impianti aspirazione

New Aerodinamica: lo scarto non deve rappresentare un ostacolo alla produzione dei converter

New Aerodinamica celebra quest'anno i 30 anni di attività nel mondo del converting.

Categorie: New Aerodinamica

NEW AERODINAMICA CELEBRA QUEST’ANNO I 30 ANNI DI ATTIVITÀ NEL MONDO DEL CONVERTING. “DOVE C’È PRODUZIONE, CI SONO SCARTI”, RECITA IL CLAIM AZIENDALE, MA DOVE C’È NEW AERODINAMICA TUTTO CIÒ NON DEVE RAPPRESENTARE UN PROBLEMA. SIAMO ANDATI A TROVARE PAOLO RADAELLI, SALES MANAGER DELL’AZIENDA, PER RIPERCORRERE LE TAPPE PIÙ IMPORTANTI DAL 1984 A OGGI E PER PARLARE DELLE NOVITÀ TECNOLOGICHE DEDICATE AI TRASFORMATORI.

New Aerodinamica da trent’anni è un partner qualificato nel settore del trattamento rifili da produzione industriale. Grazie a know-how specifici, l’azienda di Casazza in provincia di Bergamo, è infatti in grado di fornire soluzioni idonee al trattamento degli scarti di produzione per le cartiere, film plastici, alluminio, scatolifici, cartotecniche e legatorie. Scarti che sono necessariamente da rimuovere per svariate necessità, non solo pratiche di intralcio al lavoro e ordine dello stesso, ma spesso e soprattutto, per la qualità igienica degli ambienti e la tutela della salute degli addetti nel rispetto delle vigenti normative. L’impianto di trattamento rifili molto spesso viene sottovalutato, si tende a banalizzarne l’importanza a causa del fatto che questa tecnologia non produce nulla, ma è un ausilio affinché le macchine di produzione possano lavorare in condizioni perfette e quindi essere ottimizzate al massimo. Questa tecnologia gioca dunque un ruolo importante all’interno delle aziende di trasformazione; è un pò come il ruolo del centrocampista di fatica che deve correre e combattere per servire l’assist alla punta che finalizza il gioco. Questo paragone di tipo calcistico si sposa perfettamente anche per l’impianto di trattamento rifili, che deve aiutare la macchina di produzione a garantire il massimo delle performance, attraverso una presenza importante ma discreta. Un’esperienza completa in tutto il comparto grafico, cartotecnico e del converting ha consentito a New Aerodinamica di costruirsi un bagaglio di esperienze, dalle più semplici alle più complesse, con soluzioni tecnologiche all’avanguardia e customizzate in base alle esigenze del cliente. Siamo andati a trovare Paolo Radaelli Sales Manager di New Aerodinamica, in azienda dal 1997, con il quale abbiamo ripercorso le tappe più importanti dell’azienda di famiglia, fondata dal papà Angelo.


Ripercorriamo le tappe più importanti di New Aerodinamica, dalla fondazione a oggi, come siete strutturati?

“New Aerodinamica si avvale di personale giovane e dinamico tra cui tre tecnici, tre segretarie e un amministratore unico, ciascuno con competenze ben precise e distinte per coprire tutte le fasi di realizzazione di un progetto: dalla visita conoscitiva presso il cliente fino alla fatturazione finale.

New Aerodinamica ha un’unica sede divisa in due aree: uffici tecnico/commerciale dove viene fatta la progettazione e vengono seguite le pratiche commerciali e un magazzino dove vengono stoccate le parti dell’impianto prima di essere consegnato e montato”.


Chi si rivolge a New Aerodinamica e con quali specifiche esigenze?

“La clientela spazia dalla piccola azienda a conduzione familiare fino a gruppi internazionali e le richieste vanno dalla semplice manutenzione, passando per migliorie su impianti esistenti arrivando fino a nuovi impianti completi”.


Qual è il settore, fra tutti quelli serviti, che rappresenta il vostro core-business?

“Il nostro vero core-business è il settore cartario, infatti New Aerodinamica si può dire che è nata in cartiera installando il suo primo ventilatore nel lontano 1978. Da quella data quando le macchine di produzione avevano una velocità molto ridotta (5-600mt/min), siamo arrivati alle ultime installazioni odierne dove si raggiungono anche i 2.800mt/min. In quegli anni, visto che questa tecnologia era agli inizi c’era molta sperimentazione, ma anche molta collaborazione con l’utilizzatore finale.

Dovendo tenere il passo dell’evoluzione tecnologica dei costruttori di ribobinatrici anche noi ci siamo adattati rendendo i nostri ventilatori sempre più performanti. Iniziando in cartiera abbiamo dovuto fin da subito essere affidabili, in quanto non era pensabile installare sistemi che potessero provocare sensibili fermi di produzione, quindi a ogni installazione seguivano inevitabili migliorie. Questo è stato il nostro punto di forza e abbiamo trasferito il know-how acquisito in cartiera anche negli altri settori (cartotecniche, ondulatori, legatorie...) con ottimi risultati. Queste inevitabili implementazioni, necessarie per stare al passo con i costruttori di macchine, ci hanno anche dato parecchie soddisfazioni professionali: siamo stata la prima azienda a realizzare impianti di aspirazione rifili sulle uniche due ribobinatrici in Italia con velocità di 2.800mt/min. Rispetto agli inizi l’aspetto che è cambiato maggiormente è l’approccio del cliente verso il fornitore, il quale non vuole fare più sperimentazione ma esige un prodotto finito ed efficiente; questo ci ha spinto a essere più reattivi di fronte a qualsiasi richiesta o problema”.


Parliamo delle soluzioni tecnologiche per il settore del converting flessibile (etichette, alluminio, film plastici...)

“Nel settore converting flessibile il nostro punto di forza è senza dubbio la nostra soluzione con sistema con iniettore. In pratica i rifili (plastici, flessibili, etichette...) vengono aspirati e trasportati in continuo senza essere triturati o spezzettati. Questo comporta notevoli vantaggi e riduce a zero gli interventi manutentivi, polverosità nella zona di scarico e regolazioni in base agli spessori. Sempre più spesso vengono richieste sostituzioni con il nostro sistema.

Negli ultimi 2 anni abbiamo installato ben 7 linee complete presso uno stabilimento Spagnolo, facente parte di un gruppo Europeo, su taglierine con velocità di 750mt/min aspirando e trasportando rifili di etichette con un tragitto per linea di circa 150 metri”.


Qual è l’approccio di New Aerodinamica verso la sostenibilità?

“Ormai da diversi anni stiamo adottando sistemi volti al risparmio energetico come azionamenti a inverter (per ottimizzare le velocità e annullare i picchi alle partenze), tubazioni di trasporto elettrosaldate con giunzioni a tenuta (per evitare perdite d’aria sulla linea che richiederebbero quindi più velocità al ventilatore), cinghie di trasmissione ad alta efficienza (riduzione di attriti e dissipazione calore) recupero del calore sottratto in reparto durante il funzionamento dei ventilatori reintegrando l’aria filtrata tramite una filtrazione a stadi e sacchi diffusori microforati.

L’unione di questi e altri aspetti portano inevitabilmente ad avere impianti con consumi energetici decisamente più contenuti. La ricerca di nuove soluzioni tecniche è nel DNA di New Aerodinamica da trent’anni. Molti vedono questo aspetto come solo “spesa e perdita di tempo”, mentre per noi è un investimento sul futuro, la nostra filosofia è quella di cercare sempre un sistema migliore che possa facilitare la gestione e l’utilizzo degli impianti”.


Quali novità tecnologiche avete pronte da lanciare a breve sul mercato?

“Le novità tecnologiche sono all’ordine del giorno e ritengo che in un periodo come questo sia l’arma vincente: avere soluzioni e idee nuove può creare nuovi sbocchi e rafforzare fiducia nel cliente. Le caratteristiche che ci differenziano sono il proporre soluzioni adhoc e customizzate tenendo conto di tutte le normative vigenti sempre più restrittive in materia di sicurezza e di efficienza. Quello della carta e dei materiali flessibili è un settore in continua evoluzione che ha coinvolto anche il nostro processo di crescita aziendale. Sono entrato in azienda nel 1997 e oggi, se guardo agli impianti realizzati negli ultimi anni, c’è un abisso tecnologico rispetto alle nostre realizzazioni precedenti. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo fatto scelte radicali sulla componentistica e sulle soluzioni tecnologiche da adottare puntando sull’eccellenza in termine di qualità”.

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